Ma Cecchi Cecchi non lo sa che quando passa
Si crede bello
Come un apollo
E saltella come un pollo
Il Pd torna alla vecchia lotta di classe, padroni contro schiavi. Imprenditori contro dipendenti. Gli uni e gli altri sono lavoratori ma la sinistra non ha un botton e con le stringhe tien su i calzon. Questi democratici marziani non riescono proprio a capire come funzionano le cose sulla Terra. Il consulente strategico per la comunicazione del Partito Democratico Leonardo Cecchi ieri, con uno screenshot di una comunicazione a due su whatsapp metteva su Facebook tutta la sua indignazione pippesca. Riprendeva un colloquio tra un’aspirante commessa e un’aspirante datore di lavoro dove quest’ultimo scriveva: «il compenso di partenza è 400 euro, valuta tu» e la commessa «e gli orari quali sono?». Risposta «9.30-13-30 e 15.30-20». E lei «cassa, accoglienza clienti, queste cose qua». E lui «e pulizia».
E’ una vergogna, certo che lo è, ma è pure una comunicazione come ce ne sono a centinaia di migliaia al giorno tra chi offre e chi cerca lavoro nei tempi del far west italiano in cui siamo confinati. Solo Cecchi non se ne era accorto e s’indigna «guardate qui – scrive – 400 euro al mese per 40 ore di lavoro a settimana. Parliamo di 2,35 euro l’ora quasi certamente al nero. Annuncio vero denunciato da Giuliano Granato. Allora il problema non è il Reddito di cittadinanza. Il problema non sono quelli che fanno i furbi. Il problema è che ci sono individui che fanno umanamente schifo e lucrano sulla disperazione altrui, sfruttandola con ogni mezzo. Offrendo schiavitù, non lavoro. Vedrete che quando queste “offerte” di lavoro cesseranno, la gente ai sussidi preferirà sempre il lavoro».
Ma Cecchi Cecchi non lo sa che è piena l’Italia di gente costretta a trattare a queste cifre? E’ una vergogna, certo. E’ una vergogna che un imprenditore debba trattare sul prezzo perché altrimenti affonda (troppe tasse, troppa burocrazia). Questi problemi, a ricaduta, gravano per forza di cose sugli aspiranti lavoratori. Siamo ancora qui a contare le ore di lavoro? Ci stupiamo per le cifre risibili?
Ma per favore, è il mercato. Fa schifo, certamente, ma è questa la giungla e si tira a campare.
Certo gli amici di Cecchi ci hanno messo del loro per spingerci nell’abisso. Mai l’impresa, la creatività, il genio, il merito, lo spirito d’iniziativa, il coraggio sono stati premiati e sempre la sinistra ci ha tenuto a mettere gli uni contro gli altri. Imprenditori contro dipendenti, ma schiavi e padroni non sono mai solo da una parte o dall’altra.
Mi rendo conto che il discorso sia un po’ complesso per chi è abituato a ragionare per slogan, accecato dall’ideologia.
A proposito di reddito di cittadinanza è di tutta evidenza che sia uno dei grandi problemi italiani. Diverso sarebbe se fosse parametrato agli stipendi, non dovrebbe superare 350 euro al mese.
Atterra Pippo