La Amurri è fuori, noi siamo con il sindaco
Sul rimpasto in giunta si attende il parere del sindaco Nazareno Franchellucci, chiuso nel più assoluto riserbo. Sabato dovrà sbottonarsi con i suoi, nella riunione di maggioranza. Mercoledì si prevede il consiglio e sarebbe quella la data utile a capire chi prenderà la delega al Turismo ceduta dalla dimissionaria Elena Amurri a Emanuela Ferracuti. L’ex-assessore de La Città del Fare, fuori dalla giunta dal settembre scorso, faceva notare nei giorni scorsi che da un anno si parla di un rimpiazzo che ancora non c’è. Il capogruppo della sua lista, Marco Biagetti, ribadisce però che lei «non fa più parte della civica dal giorno delle dimissioni, pertanto le sue dichiarazioni sono personali. Il nostro gruppo è sempre più convinto del buon lavoro del sindaco e ha fiducia nell’operato dell’amministrazione. Non c’è velleità di accaparrarsi poltrone, siamo lontani da questo modo di fare politica. Abbiamo subito creduto nelle capacità del sindaco e le sue scelte sono sempre condivise. Rinnoviamo l’appoggio e, al termine del mandato, tutti gli obiettivi programmatici verranno raggiunti».
Manca il suono delle campane a festa.
Al Turismo, in pratica, due assessori civici sono entrati in conflitto con i rispettivi gruppi di appartenenza: Amurri è stata isolata e si è dimessa, Ferracuti è stata isolata e resta. Comunque, ci hanno perso i civici e ci ha guadagnato il Pd. Ieri sera, nella riunione dei capigruppo, Andrea Balestrieri di Fratelli d’Italia ha consegnato l’interrogazione a Ferracuti da discutere a Villa Murri.
Il consigliere vuole chiarezza sul rapporto tra assessorato e commissione pari opportunità, chiede il perché la scelta di ospitare un personaggio per la rassegna “Non a voce sola” il 20 luglio sia ricaduta su Gad Lerner e, tra le altre cose, vorrebbe sapere perché «la commissione non viene mai interpellata dall’assessore sulla programmazione eventi». La presidente Ilaria Santandrea dice che Ferracuti «non è tenuta a coinvolgere la cpo ma sarebbe carino».
Cinzia Natali, in commissione con Forza Italia e per la corale polifonica, fa notare che «non se ne può più di soggetti di sinistra, la gente è stufa, tantissimi si sono lamentati anche quando è venuta la Murgia in teatro. (febbraio 2020, ndr). A noi dicono che la commissione non deve fare politica ma loro la fanno eccome! Con Sebastiani (Milena ex-assessore pari opportunità, ndr) non succedeva, lei era trasparente e corretta. Adesso siamo sotto dittatura». Critica anche la commissaria della Lega Gioia Giandomenico «propongono sempre personaggi fortemente schierati in campi e con temi distanti dalle competenze e dalla visione del mondo professate dalle pari opportunità».
21-6-2021